I due colonnelli

I due colonnelli - locandina

Regia: Steno
Anno: 1962
Interpreti: Totò, Nino Taranto, Scilla Gabel, Walter Pidgeon

 

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I due Colonnelli – trama

I due colonnelli - Colonnello Di MaggioIl Colonnello dell’esercito Italiano Antonio Di Maggio (Totò) E’ in Grecia col suo battaglione. E’ la seconda guerra mondiale, e L’Italia, dovrebbe “spezzare le reni” alla Grecia e occuparla. Il colonnello, il sergente maggiore “Quaglia (Nino Taranto) e il suo battaglione sono a ridosso di Monte Greco, un paese che si contende con gli inglesi, oggi a noi domani a loro, lo conquistano un po’ per uno da mesi.

 

Dall’Italia non arrivano ne armi ne tanto meno rifornimenti, per questo i soldati si arrangiano come possono, e rubano una gallina. Arriva il colonnello: “Qui si bivacca, l’avete preso per il caffè sciandranghete, ma insomma questa guerra la vogliamo fare o non la vogliamo fare? Se non la vogliamo fare me lo dite, io scrivo a Mussolini e torniamo tutti a casa!” – “Magari…” – “Chi è stato? Ti piacerebbe eh?… ma io qui sento puzza di penne.. Quaglia! io sento puzza di penne.. eccole le penne!” – “Colonnello i soldati hanno fame, si arrangiano” – Sergente Quaglia, che i soldati abbiano fame è logico, che si arrangino è umano… ma dico io, una coscietta per il loro Colonnello la possono pure lasciare…” – “E si saranno distratti” – “e non si devono distrarre, comunque io ho deciso stanotte attacco, non me ne frega niente io attacco!”.

Si accasano nelle case

I due Colonnelli - dov'è il battagliane?E cosi attacca nuovamente il paese, e gli inglesi scappano. Al suo ingresso il battaglione si disperde perchè ogni soldato si è ormai accasato, ed il colonnello non apprezza quando al suo ordine di fermarsi si accorge che dietro di lui non c’è più un soldato “Sergente Quaglia! Che ne avete fatto del battaglione dove lo avete messo??” – “Eh colonnello ormai.. sono tutti accasati” – “Ma è possibile dico io, è possibile dico io che noi italiani dobbiamo essere cosi: Casalinghi e pantofolai, appena vengono in un paese straniero si accasano nelle case.. menomale che almeno lei è rimasto, complimenti sergente!” – “Ma veramente io sono accasato più avanti…” – “Pure lei! Ma come la vinco io la guerra eh? Sergente quaglia riunisca tutti i soldati, trovi i sabotatori, i franchi tiratori, tutti quelli che hanno collaborato con gli inglesi.. devono vedere chi è il colonnello Antonio Di Maggio, un giro di vite!”.

 

In realtà, anche lui è accasato, nella locanda del paese, con Iride una bella ragazza che però vive con sua madre, una donna orrenda e odiata dal colonnello. Le due donne fanno buon viso a cattivo gioco, nel senso che quando gli italiani conquistano il paese, Iride diventa la fidanzata del colonnello Di Maggio, e il quadro del re italiano si sostituisce a quello di Churcill, mentre quando ci sono gli inglesi avviene il contrario, lei diventa la fidanzata del colonnello Anderson, col solito balletto di quadri. Il colonnello dicevamo, odia a morte la madre di Iride, tanto da evitarne il contatto

Qui si è pippato

I due Colonnelli - Qui si è Pippato!

“Iride mia, finalmente…. ma io sento odore di pipa, qui si è pippato Iride! qui si è pippato!” – “Ma caro lo sai che il colonnello Anderson stabilisce qui il suo comando” – “Ma come avete la fortuna di avere qui il colonnello inglese, e non tentate un attantato?!” – “ma che potevamo fare noi siamo due donne sole”  Interviene la madre “Non bestemmiare sai?

 

 

I due Colonnelli - La megeraUna! Una donna sola, tua figlia che giovane fresca bella, non tu che sei una strega maledetta! A morte muori! Hou, muori!”  “Insomma basta cosa potevamo fare noi?” Sbuffa Iride “Lo potevate ammazzare mettendogli il veleno nel te delle cinque, oppure mettergli una bomba nello sciacquone, o dargli una botta in testa” – “Ma caro devi crederci…” – Dice la madre toccando il viso del colonnello – “Stai ferma con le mani, non mi toccare!! C’è dell’acido borico, qualcosa… Iride, ti avevo pregato di non farmi trovare più tua madre quando tornavo” E lei: “Ma insomma cosa devo fare?” – “Ammazzala!”.

Il prigioniero inglese

I due Colonnelli - Il Colonnello inglese interrogatoIntanto all’accampamento inglese, il colonnello Anderson si accorge di aver dimenticato la pipa alla locanda di Iride. Senza non riesce a stare, quindi decide di tornare da solo in paese per recuperarla. Nell’intento viene fatto prigioniero dagli italiani, e il colonnello Di Maggio inizia ad interrogarlo: “Colonnello colonnello! col suo ostinato mutismo mi sta facendo perdere la pazienza! Voglio sapere dove e quando riceverete armi e vettovaglie… soprattutto le vettovaglie mi interessano!” – “Colonnello Timothy Anderson, fuciliere di sua maestà britannica, numero di matricola ecc.” – “Ma mi vuole prendere in giro? Non le ho chiesto mica il numero telefonico sa? E butti via quella pipa!” – “Lei non rispetta convenzione di Ginevra, tortura prigioniero” – “Come come? Io torturo i prigionieri? Non lo dica un altra volta sa? Altrimenti mi scordo che sono un colonnello e gli spacco una sedia in testa!

 

Trasformeremo la vostra isoletta di pescatori, in una colonia per i figli della lupa! Bivaccheremo a piccadilly! Colonnello.. tiè! Beccati questo!” – “Ora basta mi ritiro in mio alloggio” – “Questo, questo è il suo alloggio” – Dice Di Maggio indicando la soffitta – “Non giocare, secondo convenzione Ginevra io ho diritto a sistemazione per mio grado”“Ah si? E io me ne frego della convenzione di Ginevra! Dormirà qui. Ha attraversato la manica ha attraversato…”. Intanto si puniscono i presunti collaboratori, con tagli di capelli e giri del paese di corsa. “Fermo dove vai tu?” Urla il colonnello ad un soldato “Sto andando dal prigioniero a portare l’occorrente per farsi a varva…” – “La varva? La barba vorrai dire? E parla italiano! Ah si? si vuole fare la barba?” Quando il colonnello arriva in soffitta trova il sergente quaglia che spruzza insetticida e prepara l’acqua ad Anderson:

La convenzione di Ginevra

I due Colonnelli - La barba“Ma dove crede di stare qui?? ” – “Colonnello, secondo convenzione di Ginevra, vita di prigioniero è sacra. Qui pieno scarafaggi, e ho visto uno o due scorpioni, scorpione essere velenoso. Secondo convenz..” – “Aah basta con questa convenzione di Ginevra! Cosa crede, lo sappiamo come trattate i prigionieri voi…” – “Excelent” – “Ah si? Eccellente? E il sale in bocca? Il solletico sulla pancia? Le martellate sui piedi? Quest’uomo ( indica il sergente Quaglia) Che già faceva schifo prima della guerra, ho dovuto mandarlo un mese nelle retròvie perchè sconocchiava, e se ci fa caso.. sconocchia ancora” – “Ma che so’ nù cavallo!” Anderson non capisce “Como?” – “Sconocchia con le gambe di dietro, va con la capa atterra!”

 

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I due Colonnelli - Quaglia cosa fa se la squaglia?Il Colonnello inglese risponde: “Ora dico perchè lui cosi. La notte che scappato da noi, rubato tutto nostro whisky” – “Come?? Sergente Quaglia, cosa fa se la squaglia? E non vuole ricacciare in bocca le menzogne del nemicco??” – “E’ vero signor Colonnello, sono stato trattato benissimo, come uno di loro. Ho mentito ma l’ho fatto per avere un po’ di licenza, se non facevo cosi quando me la davate la licenza mai!” – “Silenzio!” – E rivolgendo al Colonnello inglese: “Ha mentito, collega… ha mentito” – “E voi creduto lui?” – “E per forza, sconocchiava…”. Intanto gli inglesi riconquistano il paese, gli italiani riescono a fuggire, ma Di Maggio si attarda per prendere il prigioniero, e viene fatto prigioniero lui dagli inglesi! Arriva la sera, e i due Colonnelli vorrebbero andare a letto con la propria donna… che è sempre Iride! Cosi scoprono che sono fidanzati con la stessa donna, e le chiedono spiegazioni:

Lo stomaco

I due Colonnelli - Ci daranno una medaglia per lo stomaco che abbiamo avuto“Iride! Ci hai traditi tutti e due?” – “Io sono una donna sposata” – Dice lei, mentre fa uscire suo marito da una botola. Di Maggio: “Ma allora i becchi siamo tre? o forse lui non sa nulla…” – “Io ho sempre saputo tutto, e so che mia moglie mi è stata sempre fedele!” – “Ma allora chi veniva nel letto con noi a raccontarci le barzellette?” – “Venivo io! A raccontarvi le barzellette!” – Risponde la madre – “E già, noi eravamo ciechi?” continua Di Maggio “Eravate al buio” – “Oh perbacco” – “mi sono sacrificata io per mia figlia!” – “Stai zitta radamesse! Colonnello, qua ci devono dare una medaglia per lo stomaco che abbiamo avuto! Basta qui dentro non ci sto un minuto di più!” – “Yes Colonnello, non vi biasimo… oh, Colonel! dove va? non si ricorda che lei è mio prigioniero?” – “Aaah io sono uno latino io non posso restare qui sennò faccio una carneficina!”.

 

I due Colonnelli - ubriachiPoi Anderson lo calma, e si siede con lui a bere qualche bicchiere. Fanno amicizia, Anderson dice che da giovane è venuto in Italia a studiare canto. Finisce che si ubriacano e si mettono a ballare ed a cantare: “Jamme jamme ncoppa jamme jà, funiculì funiculà” Fino a quando arriva tutta la popolazione a protestare, perchè vogliono farsi consegnare il Colonnello Italiano, che gli ha fatti penare spesso. Anderson per salvare Di Maggio, decide di farlo scappare con la sua divisa. In prossimità dell’accampamento italiano, viene avvistato dai nostri soldati, che naturalmente lo scambiano per il colonnello inglese, sparandogli addosso:

Le pallottole non mi schifano

I due Colonnelli - le pallottole sono io che le schifo!“Quaglia! sono io cosa fate?? Disgraziati! Sparare sul vostro colonnello, stavate per cogliermi, per fortuna la pallottola mi ha schivato!” – “e vi ha schifato…” – “Mi ha schif.. Quaglia! Come si permette! Si ricordi che le pallottole sono io che le schifo, e non loro che schifano a me!” – “Ma lei era vestito da inglese” – “E allora?? Io sono un soldato, e per esigenze belliche mi posso vestire pure da prete” – “Ah no su un prete non avrei mai sparato…” – “E ci mancherebbe che dichiariamo guerra al vaticano.. Sono vestito da inglese perchè quei cari paesani mi volevano linciare! Il colonnello Anderson mi ha fatto scappare, con la sua divisa, e mi ha dato anche la sua pipa! Quaglia che si sappia! Questa è pipa non è un capitone!”.

I mortai vostri

I due Colonnelli - I mortai vostri?Nel frattempo, i tedeschi decidono di andare in aiuto degli italiani, per conquistare una volta per tutte Monte Greco. Cosi, si paracaduta da loro, un maggiore del fhurer, con molte casse piene di mortai… “Colonnello Di Maggio, io ho carta bianca, domani alle sei, tutti i mortai saranno puntati su Monte Greco” – “I mortai …vostri?! – chiede il Colonnello – “Si!” – “Eh, i mortai loro…” Aggiunge Quaglia. “ja, tutti nostri. Domani Monte Greco caput, inglesi caput, greci caput!”. I soldati italiani sono tutti coinvolti sentimentalmente con le paesane, c’è anche chi ha avuto un bambino. Cosi al momento di sparare, guardano tutti il loro Colonnello, sperando che non dia mai quell’ordine.

Io ho carta bianca!

I due Colonnelli - io ho carta bianca - E ci si pulisca il culo!Il Colonnello si accorge del disagio dei soldati e dice: “E smettetela di guardarmi con quelle faccie, avete sentito il maggiore? Lui ha carta bianca, a me la carta non l’hanno data nemmeno per scrivere a casa.” – “Colonnello manca un minuto cinquanta secondi!” – Lo incalza il maggiore “Lo so, che laggiù ci sono donne bambini, ma io sono un soldato! non una dama di carità. Mi si ordina di sparare e io sparo” – “Manca un minuto trenta secondi” – “Maggiore, l’ordine ai miei soldati lo darò io!” – “Allora lo dia!” – “Quando mi pare!” – “Manca un minuto venti secondi” – “mmmm, quanto manca?” – “Un minuto dieci secondi” – “E chi se ne frega!! Io non sparo su un paese inerme, lo faccio prima evacuare e poi faccio cantare tutti i mortai che vuole!” – “Badi colonnello, io ho carta bianca!” – “E ci si pulisca il culo va bene!?!”. E lo fa arrestare.

 

Qualche giorno dopo a Monte Greco conquistata, i tedeschi giudicano il colonnello in un processo militare: “Voglio essere giudicato da un tribunale italiano!” – “Colonnello Di Maggio, in base agli accordi, questo è un tribunale competente” – “Competente di che? Di giudicare un uomo che non ha voluto compiere una strage inutile? Dovevamo conquistare il paese, lo abbiamo fatto ad arma bianca non è lo stesso?” – “Ma lei ha fatto arrestare il maggiore, che eseguiva i miei ordini!” – “E’ vero, l’ho fatto, perchè come uomo mi è antipatico, come tedesco poi uuuuh”

Le paroline

I due Colonnelli - Le paroline“Voi odiate noi tedeschi, dite che odiate noi tedeschi!” – “Non è vero, io vi amo. Anche a casa, a Napoli, sul comodino ho la foto di Hitler, e la notte gli dico tante paroline… e a volte, pure le parolacce!” – “Sta prendendo in giro nostro fhurer, her general, non possiamo permettere!” – “Sono io che non posso permettere questa buffonata di processo! Dovevo sparare su un paese inerme non l’ho fatto e con ciò? Pago di persona. A quest’ora avrei sulla coscienza; La fidanzata di Mazzetta, la il figlio di Fantini, senza contare il colonnello Anderson, che da nemico, lui! mi ha salvato la vita, mentre voi da alleati me la volete togliere. E prendetevela questo schifo di vita se ci tenete tanto… sciacalli!”

 

I due Colonnelli - Se morivo io non faceva niente, a Roma di Colonnelli ce ne stanno tantiDopo queste parole il colonnello italiano, viene condannato a morte previa fucilazione, e i tedeschi vigliacchi, decidono che a fucilarlo saranno i suoi stessi soldati. Loro ovviamente all’atto di sparare buttano per terra i fucili: “Viva l’Italia, viva il re, fuoco! Ho detto fuoco! Quaglia cosa fate??” Cosi vengono messi tutti al muro –  “Ma siete dei cretini! perchè non avete sparato? Se morivo io pazienza, un colonnello in più uno in meno, a Roma di colonnelli c’è ne stanno tanti. E adesso? dobbiamo morire tutti, avanti!”. 

Il salvataggio

I due Colonnelli - La reliquiaMa ad un tratto… “Maggiore, siete circondati da truppe inglesi!” E’ il colonnello Anderson: “Uè collega, è la seconda volta che mi salva la vita da nemico” – “Noi non siamo più nemici, oggi maresciallo Badoglio, ha firmato armistizio. Adesso combatteremo fianco a fianco contro quei porci, come dice lei” – “Colonnello Anderson sa cosa le dico? Che al suo fianco cobelliggero volentieri!”. Poi gli ridà la pipa: “Tenga l’ho conservata” – ma Anderson la butta via: “Ma come, io l’ho conservata come una reliquia, e lei la butta cosi?” – “Ho giurato che se fossi arrivato in tempo per salvare lei, non avrei più fumato pipa” – “E poi dice che mi ha salvato per combinazione…”

Fine

 

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