Questi fantasmi

 Questi fantasmi - Locandina
Regia: Eduardo De Filippo
Interpreti: Eduardo De Filippo, Elena Tilena, Pietro Carloni, Regina Bianchi, Daniela Callisto, Mauro Calgoni, Ugo D’Alessio, Nina De Padova, Antonio Casagrande, Gennarino Palumbo, Filippo De Pascale


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Questi fantasmi – trama

Questi fantasmiPasquale Lojacono (Eduardo De Filippo) Prende in affitto un appartamento a Napoli. Una casa molto grande; 18 stanze! Sulla quale girano voci di presunti fantasmi e spiriti presenti in essa. Il proprietario non riuscendo ad affittarlo, lo da a Pasquale in modo gratuito, affinchè lui possa rinfrancarlo agli occhi della gente. Gli da regole precise da seguire: Cantare la mattina e la sera, sbattere tappeti da tutti i balconi che sono più di sessanta! ecc.

 

Tutto ciò per dimostrare che non ci sono fantasmi in casa, e che va tutto bene. Il vero obiettivo di Pasqale però è un altro, lui vorrebbe creare, vista la grande disponibilità di stanze, una pensione, su cui guadagnare. La leggenda popolare narra che, un gran signore del seicento vi abbia murati vivi sua moglie ed il suo amante, e che loro vaghino per la casa di notte.
Pasquale arriva convinto, lui non crede ai fantasmi, ma dopo i primi racconti di Raffaele il portiere, comincia a ricredersi. Infatti, appena il portiere scende, lui rimane per un po’ sul pianerottolo, poi facendosi coraggio entra in casa, ma è teso come una corda di violino.

Il professore

Allo stabile di fronte, abita un professore, che dice di vedere i fantasmi di notte, nella casa di Pasquale appunto. Il portiere raccontando a Pasquale le terribili storie della casa maledetta che ha affittato, gli diceva che sua sorella un giorno ha visto qualcosa di terribile, e che da allora è diventata scema e le sono venuti i capelli bianchi. Pasquale chiede al portiere di poterci parlare, cosi da capire meglio che cosa possa aver visto, ed il portiere gliela manda. Ma Pasquale, rimasto solo in casa, è molto teso, e vedendosi di fronte questa strana creatura con i capelli bianchi la crede un fantasma e si chiude sul balcone.

 

Il professore lo vede mentre canta, e gli chiede lumi, “No professore tutto a posto… ma tu sei… ahh è la sorella del portiere pozz jettà ‘o sang…”. Più tardi arriva in casa anche la moglie di Pasquale, Maria, che da un paio d’anni trattiene una relazione con un certo Alfredo. E questo signore, pur di vedere Maria si nasconde in un armadio che dei facchini stanno portando su. Così appena Pasquale va via, lui esce e parla con Maria, accusandola di non voler andare via con lui, e dicendole che suo marito è di una brutta razza di uomini. Poi Pasquale all’improvviso rientra, ed Alfredo non facendo in tempo a nascondersi, rimane in piedi davanti all’armadio. Pasquale lo vede, e lo scambia per un fantasma, inizia a tremare vistosamente, ma non dice niente a sua moglie per non farla spaventare.

Il caffè

Poi Alfredo riesce ad uscire e tutto si calma. Nella casa nei giorni seguenti, sembra tutto tranquillo, Pasquale prende il caffè sul balcone, e dialoga col professore sui segreti per un buon caffè appunto. Intanto all’annuncio messo sui giornali nessuno risponde, ed il progetto pensione di Pasquale va molto male. Più tardi ha un diverbio con il portiere accusandolo di rubare oggetti, con la scusa dei fantasmi. Comunque questi fantasmi sembra che abbiano preso in simpatia Pasquale, infatti ogni giorno in casa c’è un mobile nuovo, un oggetto nuovo, perchè lui trova misteriosamente soldi in giro per la casa! Nei cassetti nelle giacche, in particolare in quella del pigiama, ed è ben contento di tutto ciò.

 

Mentre sua moglie non lo è affatto, a lei non piacciono questi movimenti paranormali, già perchè la vera fonte dei loro guadagni è Alfredo, l’amante di Maria, che non sopportando la situazione in cui la fa vivere Pasquale, provvede a lei e di conseguenza anche a lui, con questo stratagemma. Più tardi delle strane persone si presentano di fronte a Pasquale, è la famiglia di Alfredo al completo: Moglie, figli, e nonno. La moglie di Alfredo non c’è la fa più, lei sa tutto, sa che il marito è l’amante di Maria, e sa che mantiene lei e Pasquale stesso.

I fantasmi

Cosi viene a sfogarsi ed a far finire questo scempio. Pasquale però li scambia tutti per fantasmi, anche perchè la signora prende a fare un discorso con metafore, diciamo spiritiche, e Pasquale rimane seduto ad ascoltare, ma è terrorizzato. Ad un tratto Alfredo, che si trovava già in casa, esce dall’altra stanza e si scontra con la moglie animatamente. Le grida attirano su altra gente, Pasquale si crede assalito dai fantasmi, e si rifugia sul balcone in preda al panico, piove, e di fronte c’è l’onnipresente professore.

 

Pasquale per far finta di niente si mette a cantare, e dice: “Tutto a posto, i fantasmi non esistono li creiamo noi, siamo noi i fantasmi!”. Da quel giorno Alfredo torna con la moglie, e non sostiene più la famiglia Lojacono. Pasquale non naviga in buone acque, la pensione non si è mai aperta, gli hanno staccato la luce, ed ha venduto molte cose. Cosi, decide di partire, su consiglio del professore, per risolvere la questione. In realtà fa solo finta di partire, dopo un po’ rientra e va a nascondersi sul balcone.

La supplica

Il suo obiettivo è quello di incontrare di notte l’anima buona che gli faceva trovare il denaro, e convincerlo a continuare. Poi a sorpresa arriva Alfredo, chiama Maria e le dice di prepararsi perchè partiranno insieme per sempre, Maria accetta e lui va ad aspettarla sull’altro balcone. Pasquale lo vede, e credendolo il fantasma che aspettava si fa coraggio gli parla, supplicandolo di aiutarlo ancora. Lui è solo un miserabile che si vergogna di se stesso e che sta perdendo la moglie perchè non è in grado di farle un regalo nemmeno il giorno del suo compleanno, trovare lavoro e molto difficile alla sua età ecc. Poi in ginocchio gli dice: “Io la amo più della mia vita! Davanti a te io non sono niente, con te posso liberarmi del peso del mio essere che mi opprime. Ti prego aiutami, aiutami!”. 

 

Tutte queste parole fanno riflettere Alfredo che gli risponde: “Grazie hai sciolto la mia condanna. Io fui condannato a vagare in questa casa, fino a che un uomo non mi avesse parlato come hai fatto tu. Sul tavolo! Guarda sul tavolo! e’ arrivato il momento che devo sparire, non mi vedrai mai più”. E dicendo ciò gli lascia una busta piena di soldi sul tavolo, andando via per sempre. Pasquale contento, e convinto di aver parlato con un fantasma, prende i soldi e si mette a parlare col professore: “Avevate ragione, i fantasmi esistono, ci ho parlato…”

Fine

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