Totò e Peppino

Totò, Peppino e la dolce vita

 

Regia: Sergio Corbucci

Anno: 1961

Cast: Totò, peppino De Filippo, Mara Berni.

Imdb link: Totò Peppino e la dolce vita

 

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Totò Peppino e la dolce vita – trama

Il film naturalmente si rifà, in maniera ironica, alla dolce vita di F. Fellini.

Antonio Barbacane (Totò) Fa il parcheggiatore abusivo, in via Veneto a Roma. Lui però viene dal paesello, dove ha lasciato il nonno, ed il cugino Peppino Barbacane (Peppino De Filippo). Al paese tutti credono che Antonio sia un pezzo grosso, perchè lui ha fatto credere cosi. Il nonno ha dei problemi da risolvere per il paese, e cioè vorrebbe che, l’autostrada che si deve costruire, passi di lì. Per attuare questo progetto, chiedono aiuto ad Antonio, affinchè interceda a livello politico.

Totò Peppino e la dolce vita - cappottoCosi, Peppino va a Roma, incontra Antonio su via Veneto, il quale indossa un cappotto di lusso, (per questo Peppino continua a crederlo ricco) In realtà il cappotto gli è stato prestato poco prima da un Conte, assiduo frequentatore di via Veneto, con la scusa del freddo. Ma il suo scopo era liberarsene temporaneamente in quanto nella tasca aveva nascosto della cocaina, che avrebbe recuperato più tardi per non correre rischi.

 

Le americane

Totò Peppino e la dolce vita - le americaneAntonio e suo cugino si siedono davanti ad un caffè, e vengono rimorchiati da due avvenenti americane in cerca di divertimenti. Antonio: “Ah sono americane.. ci parlo io: Da quante tamp, voio state qui in italia, qui a rom, in romagna in romania và!?”. – “You friends?” Chiede una di loro a Peppino “Ah ho capito; Avevo freddo, poi ho messo questo che è più pesante…”. Antonio: “Queste vengono in Italia per cercare l’amore latino..” – “Ah se è per il latino qualcosa la so, prova a chiedere quo vadis..” – “Mister prec; Quo vadis?” – “No ben-hur” – “Ah si? ti ha scambiato per Ben-hur. Si assomiglia un pò…”. Le ragazze: “Noi volere ballare, fare la dolce vita!” Antonio: “Si si ci sto!” Le ragazze: “E dove ballare?” Antonio: “Al natic club!”.

Al Night

E al night club ne combinano veramente di tutti i colori. Cominciano andando addosso ad un cameriere,poi il metre gli chiede: “I  signori hanno un tavolo?” Peppino: “No, non l’abbiamo portato..”Totò Peppino e la dolce vita - il tavolo Antonio: “Non hai portato il tavolo? E adesso come facciamo?” – “E che ne so, lo vado a prendere?” – “Ma no signori, intendevo se avete prenotato..”. Trovato il tavolo, il cameriere vorrebbe! prendere le loro ordinazioni: “Champagne signore?” – “no no” – “Moet chandon?” Chiede ancora il maetre, e loro.. “Ah si? Bravo, mò esce Antonio; Adesso escer Antuan…!” Dice Antonio rivolgendosi alle ragazze, e storpiando il nome del moet chandon.

 

Totò e Peppino SeltzPoco dopo Peppino, vedendo delle fiamme in un vassoio, non esita e grida: “A fuoco! Si salvi chi può!” Spruzzano tutti con il seltz, rovesciano i tavoli, coprono la gente con le tovaglie, tutto per.. “Ma insomma basta! Si trattava solo di un omelette alla fiamma!” Urla il metre disperato, e Peppino: “Ah Romoletto alla fiamma…”.

La cocaina

Totò peppino e la dolce vita - cocainaDopo poco Antonio, trova la cocaina nel cappotto, (era nascosta in un flacone di borotalco) e inizia a spruzzarla per tutto il locale, scombinando tutto e tutti, perchè ovviamente stava facendo effetto. Finita l’odissea, escono tutti e due ubriachi fradici dal locale, e Antonio deposita Peppino nel portabagagli di un auto parcheggiata, dove passerà la notte.

 

 

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Totò Peppino e la dolce vita - SPAAntonio è anche a capo della SPA: Società posteggiatori abusivi, sono una cinquantina e protestano perchè vorrebbero il posto fisso dal comune. Veramente ad Antonio basterebbe un solo posto, il suo. E per questo si mette alle calcagna del ministro, assillandolo notte e giorno.

La Sera seguente, i due cugini vengono trascinati ad una festa da alcuni nobili in cerca di divertimento, arrivati, Antonio confessa a suo cugino di non avere una lira e di averlo imbrogliato. Peppino si mostra disperato perchè neanche lui se la passa bene, e contava sull’appoggio di Antonio.

 

Non spezzate la catena

Totò Peppino e la dolce vita - Seduta spiriticaPiù tardi, I Nobili bontemponi organizzano una seduta spiritica: “Signori mi raccomando di non spezzare la catena..”Antonio:  “E’ vero la catena non si spezza si tira. Peppì, tira la catena..” – “Antò, io ho paura, sò nato settimino..” risponde Peppino impaurito dalla situazione.

 

 

Totò e peppino TerrorizzatiAll’improvviso appare un finto spirito che li terrorizza, ma quando poi si toglie la maschera ed Antonio capisce che è stato tutto uno scherzo per prenderli in giro, s’infuria e insulta i presenti. Ma quest’affronto loro, vorrebbero lavarlo con il sangue, Antonio risponde: “Non posso; Sono anemico!”, poi tutto si risolve a risate.

Il nonno

Più tardi a sorpresa arriva il nonno di Antonio e Peppino, che li seguiva in incognito. Si arrabbia moltissimo con i nipoti, perchè non si stanno occupando minimamente della faccenda dell’autostrada, e li manda al paese, a custodire le sue pecore. Lui invece, decide di restare a Roma, a via Veneto, a fare la dolce vita.

FINE


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